PIERO STRADA

Inaugurazione monumento al ciclista Piero Strada

DOMENICA 24 GIUGNO 2018
ORE 10:30
Piazzale del ciclismo, presso Pala de Andrè
Ravenna

Invito

Domenica 24 giugno alla presenza delle autorità del Comune di Ravenna, nella figura dell'assessore allo sviluppo economico Massimo Cameliani, e del dr. Roberto Moretto, curatore dell’opera a nome della Associazione Culturale niArt Gallery, sarà inaugurato il monumento al Ciclista dello scultore Piero Strada. (Ravenna 1932-2015)
La cittadinanza tutta potrà finalmente godere della vista ed usare come punto di sosta durante le passeggiate ed i giri in bicicletta, di un monumento dedicato al ciclista, opera dell'artista ravennate e poeta del ferro, Piero Strada, da lui offerto in dono alla città di Ravenna.
Sette anni fa nasceva il progetto di questa opera che l'artista immediatamente forgiò nel ferro sia per il desiderio di chiudere con una grande opera un discorso più volte da lui trattato negli anni sul tema della bicicletta sia per la condivisione nella città di un modo di muoversi e di fare sport estremamente diffusi.
Vi è stata negli anni una partecipazione corale all'iniziativa che rispecchia il modo in cui in molti consideravano l'artista, la sua capacità di stare in mezzo alla gente con semplicità e la sua poliedrica cultura applicata all'arte.
Oggi, a distanza di tre anni dalla morte dell' artista che è deceduto il 2 giugno 2015, si è giunti alla conclusione.
L' espressione corale in questo monumento si esprime non solo nel contributo di realtà locali come la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la CMC e la carrozzeria Casadio e Vannini, ma di una ditta come la MAPEI e tante altre realtà di piccole imprese e di privati.
Il Comune di Ravenna ha sostenuto e contribuito materialmente alla realizzazione condotta sotto l'egida della Associazione Culturale niArt Gallery affiancata dai contributi tecnici dell'arch. Patrizia Mengozzi e dalle competenze artistiche del dr. Roberto Moretto, intimo amico dello scultore.
L' opera che è stata costruita è il risultato del lavoro a quattro mani, perché Piero Strada aveva lasciato solo la scultura alla stato grezzo e tanti discorsi intercorsi tra lui ed il suo amico nel corso degli anni.
La memoria del progetto e delle simbologie che l'artista desiderava venissero trasmesse, si sono concretizzare nei volumi e nei colori del monumento.
Nella stesso giorno in occasione del XXX cicloraduno nazionale FIAB più di 100 ciclisti raggiungeranno il monumento e poi pedaleranno verso il luogo dove li attenderà Piero Strada : il mare custode per sempre delle sue ceneri.

Monumento al Ciclista e sue simbologie

Un pensiero era prioritario in Piero Strada ed era quello di un monumento che doveva essere vissuto dalla gente, dove la gente entrasse, si sedesse e fosse permeata dai suoi simbolismi.
Il ciclista scende e va verso il bambino che lo attende alla fine della discesa.
Questo percorso è la rappresentazione della vita dove il ciclista-adulto passa il testimone al bambino, immagine di come ognuno di noi dovrebbe essere responsabile di trasmettere i propri valori nel rispetto delle diversità.
Altri messaggi passano attraverso gli evidenti cromatismi : il rosso ed il blu riecheggiano gli stessi colori del museo di arte moderna Beaubourg di Parigi e l'oro i mosaici di Ravenna.
Questi colori esprimono il desiderio di un dialogo europeo attraverso l’arte ed il senso di una stretta unità pur nelle differenze di idee e di concretizzazioni.
I colori rimbalzano tra Ravenna e Parigi in un confronto interminabile.
Il rosso-arancio dello schienale della panca che unisce le due sculture, dialoga con l'opera di Burri del Pala de André in una dimensione territoriale che segna la fine della città e l'inizio degli spazi delle pinete e del mare per chi venendo in bicicletta e attraversando il ponticello lascia alle spalle le case di Ravenna e si proietta verso il mare.

Piero Strada (1932-2015)

Nato a Ravenna il 21 dicembre 1932 ha lavorato prima come fabbro poi molto presto del suo mestiere ne ha fatto uno strumento d'arte e di poesia.
Negli anni '60 frequenta i corsi di Disegno e Pittura del prof. Verlicchi ed incontra i due artisti della lavorazione del ferro Augusto e Mauro Bartolotti.
Seguono anni di formazione e di confronto con vari artisti ravennati e non : incontri presso gallerie e case di amici, in quel clima di contestazione e di nuova creatività legate al '68.
Si esercita nel disegno con modelle e apprende tecniche pittoriche e dell'incisione a Lugo, nel retrobottega del corniciaio Otello Prati.
Lì, sotto la guida di Tono Zancanaro, si parla con profondità, serietà ed ironia dell' arte, di cinema (Fellini lavora spesso a Lugo e Prati fa la comparsa), degli aneddoti di Tonino Guerra e di politica.
Il viaggio a Parigi con gli allievi dell'Accademia segnerà e confermerà la sua ricerca artistica: esprimere con il ferro, la pietra e il vetro una rivisitazione dei miti della Grecia antica, del Medioevo, del Rinascimento, dei cicli della natura, dei sentimenti della vita e della morte.
Innumerevoli le sue mostre in Italia ed all'estero, anche in occasione del gemellaggio con le città di Chartres e di Speyer.
Nel 2010 viene fatta a Ravenna la grande mostra, Lenti Echi nel Ferro, presso i Giardini Pensili della Provincia ed il Chiostro della Biblioteca Oriani con l'esposizione di un centinaio di sculture che ripercorrevano 50 anni di attività artistica di Piero Strada.
Roberto Moretto