TAKAKO
HIRAI ● FILIPPO FARNETI ● TOYOHARU KII ● GIOVANNI
LANZONI
VIBRAZIONI CONTEMPORANEE
INAUGURAZIONE Sabato
8 ottobre 2022 ore 15:00 -20:00
Associazione Culturale
Art
gallery "niArt"
Via Anastagi, 4a/6 - 48100 RAVENNA
Apertura straordinaria domenica 9 ottobre 11-12:30 /
17-19
8/10 – 10/11/2022
Catalogo bilingue in galleria con testi di Linda
Kniffitz e Marco Del Bene
Orari e giorni apertura mostra:
martedì, mercoledì, sabato: 11-12:30
giovedì, venerdì, sabato: 17-19
altri orari su appuntamento (338 2791174)
niartgalleryravenna@gmail.com
www.niart.eu
www.biennalemosaicoravenna.it
ENTRATA
ingresso libero
Estratto testo di Linda Kniffitz
In occasione della VII Biennale del Mosaico
Contemporaneo la niArt Gallery insieme all’Associazione
per gli scambi culturali tra Italia e Giappone, presenta
la mostra collettiva VIBRAZIONI CONTEMPORANEE che vede
coinvolti quattro artisti di differente estrazione
generazionale e artistica:
TAKAKO HIRAI è un artista che si distingue per il suo
lavoro basato soprattutto sulla ricerca e ritrovamento
della radice essenziale di ogni cosa.
Giapponese di origine, nata a Kumamoto, approda a
Ravenna per il desiderio di studiare e apprendere l’arte
del mosaico.
Dallo studio delle tessere musive è passata a
sperimentare altri materiali sempre vicini alla natura
con i quali realizza vere e proprie installazioni.
FILIPPO FARNETI è un artista che si distingue per la sua
ricerca sulla identità e sulla memoria.
Il suo lavoro non parte dal mosaico ma i suoi quadri ne
sono pieni di concetti. Egli accosta quasi con
ossessione, come se fossero tessere, ritratti
evanescenti e nebulosi. Questo diventa un mosaico di
reperti che emergono da frammenti confusi della memoria.
TOYOHARU KII è un artista che vive a Tokyo e che si
distingue per la sua originalità esecutiva e per
l’utilizzo di tessere candide e lattee. La sua tematica
ci racconta di una terra stanca ma fiduciosa di
rinascere. L’uomo è stato artefice di grandi errori ma
che può rimediare.
GIOVANNI LANZONI è un artista che tende ad unire diversi
supporti e diverse tecniche, egli ci sorprende con
ironia e malinconia. Utilizza collage come mosaici,
accumuli e cassetti stratificati costituiscono strumenti
che danno forma ai suoi lavori, generando mosaici di
intenti, in una specie di tentativo artigianale di
mettere ordine.