GIUSEPPE VENTURA
(Argenta 1930 - Ravenna 2000)

FRAGILITÀ E MISERIA dieci soldi per un disegno
a cura di Felice Nittolo

3° Edizione Ravenna Mosaico

Inaugurazione Art gallery "niArt"
Via Anastagi, 4a/6 - 48100 RAVENNA
sabato 12 ottobre 2013
ore 17:00
(notte d'oro apertura fino alle 23:00)

12 - 31 ottobre 2013

CONFERENZA presentazione catalogo:
sabato 12 ottobre alle ore 11:30 presso Sala D'Attorre di casa Melandri,
via ponte Marino a Ravenna.
Interverranno: Ouidad Bakkali, assessore Cultura Comune di Ravenna,
Linda Kniffitz curatore Centro CIDM Ravenna, Nikos Tolis presidente AIMC,
Felice Nittolo curatore del catalogo.

COMUNICATO

INVITO

 


ENTRATA ingresso libero

Orari galleria niArt: martedi, mercoledì 11:00/12:30

giovedi, venerdi,  17:00/19:00

sabato 11:00/12:30 - 17:00/19:00
Per appuntamenti fu
ori orario 338 2791174 (anche per scolaresche)

 

Anche Giuseppe Ventura, come altri artefici del Gruppo Mosaicisti dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna, si avvicinò al mosaico per necessità.
La sua passione era la pittura ma, subito dopo la guerra, il mosaico gli diede da mangiare. Egli fece parte del Gruppo Mosaicisti dal 1951 al 1959: durante questi anni ebbe modo di respirare “aria di maestri”, ma il suo carattere taciturno e solitario spesso lo relegava tra coloro che dovevano risolvere i problemi di committenza e/o riproduzioni di mosaici bizantini.
Il suo maestro di mosaico fu Renato Signorini, mentre quello di pittura fu Teodoro Orselli.
Già da allievo eseguì mosaici tratti da San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia e un mosaico tratto da cartone del pittore Baldo Guberti.
Dopo l'esperienza al Gruppo Mosaicisti fu uno dei primi docenti di mosaico all'Istituto d'arte di mosaico in Ravenna, questo fino al 1981.
I suoi interessi erano indirizzati anche ad altri campi come pubblicità e scenografia.
Nella Ravenna del tempo, divisa tra nobili insegnamenti accademici e abili riflussi di un virtuosismo naturalistico di matrice post-impressionista, egli si avvicinò di più a quest'ultima corrente: i suoi dipinti emanano immediata espressività e si avvicinano in qualche modo ad una chiara matrice saettiana, conditi però di aggressività cubo-espressionista.
La corposità dei suoi colori aumenta l'espressività.
La diffusione della luce, la scomposizione del colore, l'energia della pennellata sono tutti segni di una pittura d'avanguardia.
Egli ha un sistema individuale di forme che proietta nelle composizioni; la successione delle zone di colore, sebbene spesso incapsulate in quadrati e rettangoli emanano una luce in continua espansione.
Nel 1953 allestisce la sua prima personale di pittura in Ravenna ottenendo consensi, affermazioni e premi.
Nel campo musivo, al Gruppo Mosaicisti, ha eseguito innumerevoli copie dai mosaici  bizantini dei vari periodi ravennati partecipando anche all'esecuzione dell'intero pannello della “Teodora”. Ha collaborato all'esecuzione dei mosaici copia dai pavimenti romani di Piazza Armerina; inoltre all'esecuzione del mosaico absidale del Duomo di Salerno su cartoni del pittore Baccio Maria Bacci.
A Ravenna ha partecipato ai cicli di restauro in sant'Apollinare Nuovo (scene Cristologiche) e nel Battistero degli Ariani. Ha inoltre realizzato numerosi mosaici da cartoni o bozzetti di vari pittori e artisti italiani e stranieri, anche pale d'altare oltre a decorazioni cimiteriali con alcune opere da bozzetti personali. Ha realizzato mosaici da cartoni di Carlo Mattioli (con Sergio Cicognani) e una stazione della via Crucis per Cortona da cartone di Gino Severini.
Nel 1960, in collaborazione con la collega Graziella Brunetti, eseguì un mosaico (con materiali industriali e da cartone personale) per la decorazione della facciata e della balconata scuola elementare “Beniamino Gigli” di Recanati (110mq circa). Nel 1963 si aggiudicò la decorazione musiva da cartone personale per l'atrio nuovo della biblioteca Nazionale di Firenze in via Magliabechi.
L'alluvione del 1965 causò una lunga dilazione della posa in opera delle lastre musive preconfezionate che si concluse solo tra il 1969 e il 1971 col saldo delle competenze. Negli anni ha eseguito opere musive per artisti pittori quali Luigi Trovato, Anna Bertoni, Pier Luigi Borghi, Francesco Verlicchi e molti altri ancora. Alcuni suoi mosaici realizzati da cartone personale si trovano nei cimiteri di Alfonsine, Cervia, Marina di Ravenna, Mezzano, San Potito di Lugo, Ravenna. Altri mosaici in Olanda e Germania e presso collezioni pubbliche e private.

PROGETTO MAESTRI MOSAICISTI DEL 900 a Ravenna

Un progetto di ricerca e di conservazione delle memorie quello che l'associazione culturale niArt Gallery sta portando avanti da alcuni anni. Una indagine documentale scaturita dal desiderio di approfondimento di coloro che furono i protagonisti. Quei maestri mosaicisti che restaurarono le opere musive ora patrimonio dell’umanità, e che furono gli artefici della trasmissione di un sapere antico che ha trovato espressione anche in opere moderne. Erano poco più di una dozzina, diedero vita a botteghe di mosaico dal sapore rinascimentale.
Felice Nittolo, con la niArt, ha deciso di conoscere e far conoscere meglio questi protagonisti e di realizzare per ognuno un volume, una mostra e recuperare opere dimenticate. Ha iniziato alcuni anni fa e l’obiettivo finale è realizzare un cofanetto che li racchiuda tutti, magari guardando al 2019.
Tutto è comunciato negli anni novanta quando, per approfondire il periodo prima del sessantotto iniziai ad intervistare i maestri mosaicisti del Gruppo dell’accademia, fondato dall’unione dei due unici studi musivi esistenti nel 1947, quelli di Renato Signorini (Ravenna 1908-1999) e Giuseppe Salietti (Ravenna 1905-1988). Si aggiunsero poi Ines Morigi Berti, Libera Musiani, Sergio Cicognani e molti altri. Ho voluto approfondire l’opera artistica di ognuno, conversando con loro, frequentando i laboratori, indagando il percorso artistico e umano. C’era e c’è tantissima passione e desiderio di conoscenza per cercare di vivere in prima persona quella storia. Nel tempo ho raccolto documenti, fotografie, diari personali. Ho fotocopiato carte strapazzate. Registrato conversazioni. Ho visitato cantine e soffitte. Scovato opere in diverse città italiane e molte le abbiamo anche a Ravenna, ma non sempre valorizzate.
E’ stato come un recupero di tessere del passato per scrivere una storia e fare in modo di condividerla con la città, con la consapevolezza che l’attività di questi artisti va valorizzata. Nasce da qui l’idea dei volumi monografici, preceduti da un primo libro che è come una prefazione, una sintesi di ciò che sarà tutto il progetto editoriale. E’ il 2005 Nittolo da vita all'Associazione Culturale, la niArt Gallery, attraverso la quale (dal 2006) edita i libri ed organizza le mostre monografiche. Il protagonista di quest'anno è Giuseppe Ventura. (1930-2000).
Il progetto editoriale delle mostre e delle monografie dei Maestri Mosaicisti è giunto a metà strada. Per ora la niArt ha pubblicato a cura di Nittolo i volumi di Ines Morigi Berti, Lino Melano, Romolo Papa, Antonio Rocchi, da Azzaroni ai Signorini, Giuseppe Salietti, Sergio Cicognani e Giuseppe Ventura che sarà presentato sabato alle 11,30 a sala D'Attorre a Ravenna.